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A D R I A N O ..N O S E N G O

 


Adriano Nosengo - Bibliografia
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Il bilancio artistico del secolo ventesimo sta approdando alle ultime cifre e la riga conclusiva ci darà la somma di una avventura centenaria clamorosamente intessuta di pulsioni creative sorte in ogni angolo dell'universo, in ogni momento del secolo, senza soluzione di continuità. Lo srotolarsi del processo tecnologico, l'inarrestabile progresso scientifico e la conseguente riduzione dell'orbe terracqueo alle dimensioni di un villaggio controllabile a vista, hanno spinto le diverse sfere dell'arte ad una sfida di superamento, per la acquisizione di un primato, di un prestigio d'avanguardia da sempre vantato: precorre sulle ali della creazione ogni possibile realizzazione scientifica. Da questo impegno titanico sono emerse proposte a contrasto perpetuo, con l'affermazione di tutto e del contrario di tutto, con l'intero armamentario dei canoni stravolto alla base, sino a sfiorare le radici del nulla, dalle quali poi sono riemerse le inobliabili regole, basilari a qualsivoglia formulazione del credo artistico. Lo scorrere impetuoso delle acque dell'arte, magmatico impasto dei movimenti, delle correnti, delle spinte onnidirezionalì della ricerca, si è suddiviso in mille rivoli guizzanti: i fiumi delle ispirazioni geniali, i torrenti della scoperta ingegnosa, gli affluenti della diligenza epigonale, i rigagnoli innumeri dell'individualismo scoppiettano delle trovate, delle alzate del cuore e dello spirito ove sovente si ritrova il sale amoroso della vera arte.
La collocazione di Adriano Nosengo e della sua costante della produzione pittorica nel caotico universo contemporaneo, si diparte dalla sua formazione ed informazione culturale, dalla sua sensibilità a recepire in dettaglio e nell'insieme il fenomeno dell'arte, sia in dimensione storica che transitoria, globale o periferica, nella sfera del reale, del surreale e del fantastico, Nosengo trova le sue basi saldamente ancorate alla acquisizione del mestiere, una impostazione tecnica di primo ordine, che gli consente di sviluppare l'ordinato scenico su cui divolgere la trama tematica di tutte le ideazioni. A lungo coinvolto in vicende esistenziali condizionanti la continuità e la progressione dei suoi intenti artistici, ha trovato negli ultimi anni quella serenità d'animo atta al raggiungimento della piena maturità creativa, ne sono prova gli esiti compiuti di recente, sapidi esempi di una operazione a tutto campo, dì una dedizione assoluta ai messaggi proposti. La costante ricerca ritrattistica, anche se secondaria nella sfera delle sue ambizioni realizzatrici, ha innalzato la sua cifra calligrafica a vette perfezionistiche inusuali; così la molla ben tesa della prediletta disposizione al fantastico ed al surreale, alla dimensione liberatrice del sogno, si scarica vibratilmente nelle emblematiche tele qui testimoniate e proposte.
Seguiamolo idealmente nell'atmosfera rarefatta delle sue spiagge, dei suoi mari, dei suoi cieli cangianti e laminati dall'astro, ergiamoci con lui a bordo delle sue navi coll'erma frangente, ricolme di simbolici cavalli, uccelli rapaci e non, uova, nivee palle, frutti, accanto alle donne compagne del sogno, bellezze sfuggenti e irreali seppur concrete negli attributi dell'Eros, oppure a volte descritte come svolanti sirene celesti. E ancora i simboli, ricorrenti, i presagi, le paure, gli incubi mostruosi, le belve, le serpi, gli scheletri orpellati. E infine: lui, lui, lui, il generale pluridecorato e impettito a volte mummificato nelle bende antiche, la testa dolicocefala, appiattita e forse aperta al sommo, a consentire il libero transito dei pensieri pensati.
E infine ancora la donna, statuaria nella sua venustà, accanto al suo uomo paludato ma dall'aspetto alfine placato, sulla bianca arena di una zattera ideale. La magia dei colori, gli azzurri, i gialli prediletti tra gli altri a contorno. Adriano Nosengo, pittore in Vercelli, così si esprime.

Mario Pistono, da Santhià i! nove di giugno del millenovecentonovantaquattro



Nosengo è un artista assai difficile da incasellare. Nella precisa trama accuratamente imbastita di queste opere, appare sempre un doppio sfondo surreal-simbolista che fa riscontro ad una obbiettività tutta interiore, dove l'inconscio è sempre presente con la sua carica incisiva di presupposti onirici. In questo mondo così caratterizzato, si sviluppa una continua tensione di valori soggettivi che dà alle figure ed all'ambiente che le sorregge, un non so che di lirico che è proprio della poesia.
Queste sono delle immagini altamente sensibili, che esprimono una situazione interiore di rarefatta essenza catartica. Esperienze tormentate del passato che affiorano come sconvolgenti tempeste sensoriali, nate da una contrapposizione tra il vissuto e la impellente necessità di esprimersi esteticamente, avendo come materiale rovente le proprie piaghe, 1e proprie angosce, le speranze e le delusioni di un mondo viscerale vissuto all'estremo limite della percettibilità e del dolore, che si trasformano in opere di un preponderante impatto visivo. Il colore, in queste opere, ha una funzione magica direi, che evidenzia le forme e le trasfigura, portando in primo piano, l'evidenza mitica del loro contenuto formale, così pregno delle ondate psichiche che lo trascinano e lo sconvolgono senza mai dargli sosta.
Nosengo è un analitico irrequieto, che al realizzare 1a sintesi espressiva della sua opera artistica, restituisce ad ogni oggetto la sua vitalità naturale, dopo averla spezzata violentemente per ricomporla poi in un multipolare insieme quasi architettonico, che nel quadro vive la sua propria trascendenza esistenziale, brillando di luce propria attraverso il colore. Quando scorro lo sguardo su ognuna di queste immagini di una così accurata obbiettività sensoriale, mi colpisce sempre quel suo perentorio supporto figurativo, che accresce la mia perplessità e mi obbliga alla riflessione. Sovente 1"arte è un frutto scottante del mistero, e chi come me dice mistero, sa che la creatività non è soltanto un'utopia. Queste opere ne sono la conferma.

Franc Oldering

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